ASCOLTA LA DIRETTA RADIOFONICA SU RADIO ELLE (88.100), LA TRASMISSIONE "ROBIN HOOD" SI OCCUPERÀ DEL DELICATO TEMA DELLE DEMOLIZIONI ED ACQUISIZIONI DELLE CASE SORTE SPONTANEAMENTE AI CASTELLI.
  1. Astorre: "Tolleranza zero, ma ora un tavolo istituzionale per salvare le prime case"

    AvatarBy Creaat il 29 Mar. 2017
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    Anche il senatore è intervenuto, insieme a diversi sindaci e a 3 consiglieri regionali nell'incontro di ieri sera alla Bcc Tuscolo organizzato da Equi diritti. "La Procura deve fare il proprio lavoro ma sindaci e cittadini non possono essere lasciati soli"

    Una bella parata, tante parole, un'alzata di scudi generale. Qualcuno più cauto, qualcuno più diretto. D'altra parte l'iniziativa organizzata nell'auditorium della Bcc del Tuscolo, ieri pomeriggio, ha portato in sala parecchi degli abusivi per i quali, con sentenze passate in giudicato, la Procura continua a chiedere ai Comuni il pugno duro.

    L'iniziativa di "Equi diritti", che predica toni bassi - insieme ai colleghi del Comitato Pro Case di Rocca di Papa - ma alza sempre più l'asticella del clamore sociale (e di questione sociale, prim'ancora che giudiziaria, si tratta) ha trascinato a Rocca Priora il sindaco Damiano Pucci ed alcuni dei colleghi, da Marco De Carolis di Monte Compatri al veloce sindaco di Rocca di Papa preso da altri impegni (ma tanto spiegherà in Consiglio comunale la linea della sua Amministrazione), diversi consiglieri comunali tra i quali la "Fratelli d'Italia" di Albano Laziale Federica Nobilio, i consiglieri regionali Adriano Palozzi, Eugenio Patanè e Fabrizio Santori e il senatore Bruno Astorre.

    Proprio quest'ultimo, rappresentante della maggioranza di Governo nazionale, ha indicato le due possibili vie da seguire chiedendo attenzione però sulle 180mila domande di condono che, dal 2004 ad oggi, solo nella Regione Lazio attendono una risposta.

    "La vera partita, come dimostrano i casi di Calabria e Campania (LEGGI l'articolo di ieri), si gioca in Regione e spero che possa essere presto aperto un tavolo istituzionale che consenta di trovare una soluzione soprattutto per le prime case", dice proprio Astorre.

    "La linea deve essere questa: basta condoni, basta abusivismo: tolleranza zero. La Procura deve fare il suo lavoro come legge vuole, ma i sindaci ed i cittadini non devono essere lasciati soli. Chi può demolire il proprio abuso deve farlo, soprattutto quando si tratta di piccoli manufatti".

    Anche a livello nazionale secondo Astorre c'è qualcosa da fare. "Vogliamo verificare una possibile modifica della legge in termini di vincoli paesaggistico che possa "ammorbidirsi" nei casi in cui ci sia l'autorizzazione paesaggistica". Tecnicismi a parte, il tema - come si diceva anche in apertura - è anche e soprattuto sociale. "Ci sono migliaia di persone che temono per la propria casa: se la linea è quella della tolleranza zero, bisogna anche tornare indietro con i tempi e pensare a quegli anni che venivano dopo i 2 grandi condoni e nei quali, insomma, si pensava che potesse essercene un altro. ...

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