ASCOLTA LA DIRETTA RADIOFONICA SU RADIO ELLE (88.100), LA TRASMISSIONE "ROBIN HOOD" SI OCCUPERÀ DEL DELICATO TEMA DELLE DEMOLIZIONI ED ACQUISIZIONI DELLE CASE SORTE SPONTANEAMENTE AI CASTELLI.
  1. Equi Diritti - Intervento Gianni Cerini

    AvatarBy Creaat il 10 April 2017
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  2. Equi Diritti - Intervento Fabrizio Santori

    AvatarBy Creaat il 10 April 2017
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  3. Castelli, Palozzi: "Convocare mia audizione su demolizione nuclei"

    AvatarBy Creaat il 7 April 2017
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    “Mentre il comitato Equi Diritti continua con impegno e dedizione la sua battaglia di sensibilizzazione sulla delicata vicenda delle abitazioni nate spontaneamente negli ultimi decenni ai Castelli Romani, torno a sollecitare la rapida calendarizzazione dell’audizione - da me richiesta sul tema alcune settimane fa - in commissione Ambiente e Urbanistica. Siamo di fronte a un contesto edilizio che sta assumendo i contorni di una vera e propria bomba sociale, e che deve essere affrontato dalle istituzioni con equilibrio e impegno, rispettando sempre il principio di legalità ma facendo i conti con una realtà che potrebbe avere effetti devastanti su migliaia di famiglie di Castelli Romani, e non solo. L’audizione, dunque, può rappresentare l’occasione propizia per fare il punto della situazione: in commissione, infatti, sono stati invitati gli assessori regionali Civita e Refrigeri, i responsabili dei dipartimenti competenti, le amministrazioni del territorio e i rappresentanti cittadini”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Urbanistica, Adriano Palozzi.

    Fonte QUI
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  4. Nuovo incontro di aggiornamento demolizione nei Castelli Romani

    AvatarBy Creaat il 7 April 2017
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    Si è tenuto ieri sera, presso la palestra Zompatore di Ariccia, l'ennesimo incontro di aggiornamento indetto dal Comitato Equi Diritti, sullo stato della problematica delle acquisizioni e demolizioni delle case nell’area dei Castelli Romani. Nella sala gremita di partecipanti, su di un palco allestito all'interno di un ring, si sono alternati ai microfoni gli ospiti intervenuti : Marco Silvestroni, in qualità di consigliere della Città Metropolitana ed il Consigliere Regionale Giancarlo Righini, che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge di iniziativa regionale, già nelle prossime ore. Presenti anche esponenti dei Consigli Comunali di alcuni dei paesi coinvolti: Enrico Indiati, vicesindaco di Ariccia, Giuliano Cugini, consigliere di maggioranza di Velletri, Federica Nobilio di Albano e Gianluca Mastrella per il Comune di Rocca Priora.

    Una corsa contro il tempo, volta a fermare il pericolo ruspe, anacronisticamente messo in moto in delle zone urbanizzate ed antropizzate da oltre un ventennio, la cui trasformazione in quartieri residenziali, muniti di strade. Illuminazione, servizio scuolabus, fognature e persino fibre ottiche è spesso avvenuta proprio grazie ai finanziamenti regionali previsti dai piani di recupero dell'ultimo decennio. "È paradossale che la stessa Regione si impegni oggi a far abbattere e demolire, proprio ciò che ha contribuito ad urbanizzare ai fini del recupero" Dichiara Cristina Milani Presidente del Comitato Equi Diritti "Così come resta paradossale che nessuna menzione venga a tutt’oggi fatta dalle istituzioni, delle decine e decine di migliaia di euro a famiglia, riscossi da quasi quindici anni dalle oblazioni delle domande in sanatoria del 2003, le stesse che oggi vengono improvvisamente respinte" Rincara la Milani.

    Il capogruppo di FdI in regione Giancarlo Righini, auspica inoltre una "richiesta di audizione in commissione urbanistica regionale", elemento essenziale nella ridefinizione dei limiti reali e concreti del Parco, modificato profondamente nell’estensione originaria prevista negli anni 70 ma senza alcun tipo di sconto nella salvaguardia delle zone boschive e paesistiche allo stato esistenti. Importante infine, secondo il Direttivo di Equi Diritti, il coinvolgimento della neocostituita Città Metropolitana: "Inimmaginabile come su un territorio che pretenda di chiamarsi Città Metropolitana, possa infatti insistere una sorta di Vietnam amministrativo, che veda i cittadini residenti a parità di condizioni, esser colpiti da diversi approcci alla tematica e diversi atti amministrativi, a seconda della municipalità in cui si risiede" Dichiara dai microfoni Marco Milani. Che lancia un appello ai partecipanti a "preparare" una fascia tricolore da indossare, nel caso si dovesse esprimere solidarietà a quei sind...

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    Last Post by Creaat il 7 April 2017
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  5. Case abusive, quella bomba sociale a Roma e Provincia

    AvatarBy Creaat il 4 April 2017
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    Se non è una bomba sociale, poco ci manca. Sta per allargarsi anche a Roma, infatti, il Protocollo d”intesa stilato tra la Regione Lazio e la Procura della Repubblica, volto ad accelerare e agevolare la demolizione degli immobili edilizi abusivi, sorti negli ultimi venti anni nella Capitale. La questione è molto delicata viso che tira in ballo il rispetto della legalità, l’inefficienza amministrativa delle istituzioni e il rischio di famiglie senza più un tetto. Il documento poc’anzi citato segue peraltro l’analogo protocollo, stilato due anni fa dalla Regione Lazio con la Procura della Repubblica di Velletri e che a quasi un anno e mezzo di distanza, sta dispiegando I suoi effetti, nell’area dei Castelli Romani nei confronti di un migliaio di famiglie, che oggi rischiano di perdere la loro prima abitazione di necessità, con le inevitabili conseguenze sociali su Cittadini e Comuni. “Non solo, l’applicazione del Protocollo inoltre sembra far emergere mille contraddizioni – spiegano dall’associazione Equi Diritti -, prima tra tutte quella relativa ai milioni di euro versati a titolo di sanatoria nel 2003, incamerati da Stato Regione e Comuni e di cui oggi, nei tardivi dinieghi, notificati a quasi 15 anni di distanza, nessuno accenna all”eventuale restituzione”. Per questo ed altri motivi una pioggia di ricorsi, proveniente dai Castelli Romani, si starebbe abbattendo sui ruoli del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. A complicare la situazione quello che dal Comitato Equi Diritti, che si occupa della vicenda, è stato definito un vero e proprio “Vietnam amministrativo”, ovvero la “difformità delle diverse amministrazioni Comunali, nell’affrontare sia il fenomeno che la stessa applicazione del Protocollo d’ intesa. Passiamo infatti da Comuni che hanno provveduto ad acquisire gli immobili al patrimonio dell’ente, arrivando ad istituire esosi canoni di affitto, sebbene denominati indennità di occupazione nei confronti degli ex proprietari, a Comuni che si sono limitati ad inviare con oltre un decennio di ritardo I dinieghi delle domande di sanatoria, restando prudentemente in attesa dei ricorsi dei cittadini, prima di procedere ad irrimediabili atti ulteriori, mentre in altri Comuni non c’è la minima traccia di azione amministrativa alcuna”, spiega ancora Cristina Milani, Presidente di Equi Diritti. Recentemente gli stessi Sindaci sembrano essersi resi conto della portata sociale del problema e degli effetti sociali che comporterebbe mandare circa mille famiglie in mezzo alla strada. Inevitabilmente, questi problema e questi numeri, saranno destinati ad elevarsi a potenza, dal momento che presto, anche Roma sarà coinvolta – come dicevamo – con le sue decine di migliaia di casi. Vi è infine un altro aspetto al momento piuttosto sottovalutato sul caso in questione: “le sen...

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  6. Questione abusi edilizi e possibili demolizioni. La Politica agisca !

    AvatarBy Creaat il 4 April 2017
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    Il 22 marzo scorso (vds. c.s. allegato), ho espresso un punto di vista sulla questione delle possibili demolizioni degli immobili edificati abusivamente. L’ho fatto, anche in esito all’incontro-convegno del 16 marzo a Rocca Priora, organizzato dal Comitato Equi Diritti.

    A due settimane dal convegno, nulla di concreto è avvenuto. La Regione tace, il Governo idem, la Procura continua il pressing sui Sindaci, obbligati per legge ad eseguire le demolizioni. A parte il Comitato e i diretti interessati, nessuno si preoccupa di disinnescare la bomba sociale che potrebbe prefigurarsi.

    Le cronache continuano a segnalare i diversi casi: prima l’ordine di demolizione della casa in cui viveva la donna in stato di gravidanza ad Artena, poi l’avvio delle procedure per l’abbattimento della casa dello sventurato Cittadino di Colonna, sembra sanata per errore anni fa, al costo di 60mila euro e con un mutuo di 100mila euro pendente. E domani cos’altro succederà?

    La Regione Lazio rilancia ha approvato, il 14 marzo, un altro Protocollo d’Intesa, stavolta con la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di appello di Roma, sempre finalizzato all’esecuzione delle sentenze sull’abusivismo passate in giudicato. Ora anche la Capitale sarà investita della questione e vedremo cosa accadrà in presenza, come si dice, di circa 300mila immobili interessati dal provvedimento.

    Non ho mai avuto, tantomeno da Sindaco, la presunzione di conoscere le soluzioni ad un problema complesso e socialmente rilevante. Tuttavia, sin dal ricevimento dell’atto della Procura di Velletri (novembre 2015), ho cercato di proporre contributi di pensiero idonei ad affrontare pragmaticamente la questione.

    Ritengo, come ho sempre ritenuto, che si debba parlare chiaro: viviamo, purtroppo, in una Società che fatica a riconoscere l’Autorità costituita o le rappresentanze democratiche, anche a causa dei pessimi esempi forniti. Per questo, mi chiedo, quale autorevolezza o credibilità può avere un politico, un amministratore o chiunque altro invoca questa o quell’altra norma giuridica, seppur valida e cogente. Non sono in discussione valori e principi che ispirano l’agire, né le norme giuridiche che regolano i comportamenti e la civile convivenza.

    Il problema è un altro: come si fa a dire alla gente “ora c’è una nuova cultura della legalità, il vento è cambiato….” oppure a richiamare alla “ tolleranza zero ” verso gli abusi edilizi ? Ma dove si vive ? A Topolinia o Paperopoli? Il principio di legalità, come detto, resta fermo ed i Cittadini che hanno rispettato le norme non devono sentirsi defraudati da ulteriori condoni o tolleranze. Chi ha costruito violando la legge ha commesso reato. Acclarato ciò, è dovere di chi amministra (una Città, una Regione o la Nazione) pensa...

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  7. Marino, acquisizioni e demolizioni ai Castelli Romani: incontro tra il Sindaco Colizza ed Equi Dirit

    AvatarBy Creaat il 30 Mar. 2017
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    È andato in scena ieri l’incontro a Marino tra il Sindaco Carlo Colizza e Cristina Milani, presidente del Comitato Equi Diritti, che da oltre un anno si è fatto portavoce dei cittadini coinvolti nel fenomeno delle demolizioni, acquisizioni e dinieghi di sanatoria ai Castelli. Apprezzamento sugli esiti dell’incontro è stato espresso da entrambe le parti, che nel rispetto dei diversi ruoli e posizioni hanno concordato su alcuni temi, che vanno dalla portata sociale del problema, alla necessità di istituire tavoli intercomunali e sovracomunali che possano servire a rimuovere vincoli anacronistici in zone urbanizzate ed antropizzate da anni. Equi Diritti ha trovato Illuminanti le osservazioni di Colizza, circa il necessario coinvolgimento degli Enti preposti alla modifica dei vincoli paesistici.

    L”esigenza infatti di rendere sanabili gli immobili anche eventualmente acquisiti, resta una necessità anche dei Comuni, che diversamente sarebbero impediti nella destinazione dei beni ad edilizia sociale o la possibilità di consentire gli eventuali “riscatti” degli stessi da parte dei cittadini. Insomma, al di là delle diversità dei ruoli, che vedono il Comitato impegnato come in altri paesi ad impugnare le delibere istituenti le indennità di occupazione, il clima è stato definito convergente e collaborativo da entrambe le parti.

    Fonte: QUI

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  8. Protocollo d’intesa Regione e Procura di Roma su demolizioni: Capitale si prepari ad avere molti sfo

    AvatarBy Creaat il 30 Mar. 2017
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    Equi-diritti
    PROTOCOLLO D”INTESA REGIONE/PROCURA DI ROMA SULLE DEMOLIZIONI

    EQUI DIRITTI: LA CAPITALE SI PREPARI A DECINE DI MIGLIAIA SI SFOLLATI. INTERVENGA LA POLITICA.

    Come annunciato si estende anche a Roma, il Protocollo d”intesa stilato tra la Regione Lazio e La Procura della Repubblica di Roma, volto ad accelerare ed agevolare la demolizione delle costruzioni edilizie abusive, sorte negli ultimi venti anni. Il documento segue l ‘ analogo protocollo, stilato nel 2015 con la Procura della Repubblica di Velletri e che a quasi un anno e mezzo di distanza, sta dispiegando I suoi effetti, nell’area dei Castelli Romani nei confronti di un migliaio di famiglie, che oggi rischiano di perdere la loro prima abitazione di necessità, con le inevitabili conseguenze sociali su Cittadini e Comuni.

    Non solo, l”applicazione del Protocollo sembra far emergere mille contraddizioni, prima tra tutte quella relativa ai milioni di euro versati a titolo di sanatoria nel 2003, incamerati da Stato Regione e Comuni e di cui oggi, nei tardivi dinieghi, notificati a quasi 15 anni di distanza, nessuno accenna all”eventuale restituzione. Per questo ed altri motivi una pioggia di ricorsi, proveniente dai Castelli Romani, si sta abbattendo sui ruoli del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. A complicare la situazione quello che dal Comitato Equi Diritti, che si occupa della vicenda è stato definito un vero e proprio “Vietnam amministrativo”, ovvero la difformità delle diverse amministrazioni Comunali, nell”affrontare sia il fenomeno che la stessa applicazione del Protocollo d’ intesa. “Passiamo infatti da Comuni che hanno provveduto ad acquisire gli immobili al patrimonio dell’ente, arrivando ad istituire esosi canoni di affitto, sebbene denominati indennità di occupazione nei confronti degli ex proprietari, a Comuni che si sono limitati ad inviare con oltre un decennio di ritardo I dinieghi delle domande di sanatoria, restando prudentemente in attesa dei ricorsi dei cittadini, prima di procedere ad irrimediabili atti ulteriori, mentre in altri Comuni non c’è la minima traccia di azione amministrativa alcuna” Spiega Cristina Milani Presidente di Equi Diritti. “Recentemente gli stessi Sindaci sembrano essersi resi conto della portata sociale del problema e degli effetti sociali che comporterebbe mandare circa mille famiglie in mezzo alla strada.

    Inevitabilmente, questi problema e questi numeri, saranno destinati ad elevarsi a potenza, dal momento che presto, anche Roma sarà coinvolta, con le sue decine di migliaia di casi”. Vi è infine un altro aspetto al momento piuttosto sottovalutato sul caso in questione: le sentenze passate in giudicato, sarebbero solo la punta dell’iceberg del fenomeno abusivismo. Il numero di edifici “insanabili” ed I cui dati non sarebbero in possesso delle Procure, per non aver giudicato, sarebbero oltre d...

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  9. Via alle demolizioni delle case abusive Regioni e Giudici siglano l'accordo

    AvatarBy Creaat il 29 Mar. 2017
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    Come annunciato si estende anche a Roma, il Protocollo d'intesa stilato tra la Regione Lazio e La Procura della Repubblica di Roma, volto ad accelerare ed agevolare la demolizione delle costruzioni edilizie abusive, sorte negli ultimi venti anni. Il documento segue l'analogo protocollo, stilato nel 2015 con la Procura della Repubblica di Velletri e che a quasi un anno e mezzo di distanza, stà dispiegando I suoi effetti, nell'area dei Castelli Romani nei confronti di un migliaio di famiglie, che oggi rischiano di perdere la loro prima abitazione di necessità, con le inevitabili conseguenze sociali su Cittadini e Comuni. Non solo, l'applicazione del Protocollo sembra far emergere mille contraddizioni, prima tra tutte quella relativa ai milioni di euro versati a titolo di sanatoria nel 2003, incamerati da Stato Regione e Comuni e di cui oggi, nei tardivi dinieghi, notificati a quasi 15 anni di distanza, nessuno accenna all'eventuale restituzione. Per questo ed altri motivi una pioggia di ricorsi, proveniente dai Castelli Romani, si stà abbattendo sui ruoli del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. A complicare la situazione quello che dal Comitato Equi Diritti, che si occupa della vicenda è stato definito un vero e proprio "Vietnam amministrativo", ovvero la difformità delle diverse amministrazioni Comunali, nell'affrontare sia il fenomeno che la stessa applicazione del Protocollo d'intesa. "Passiamo infatti da Comuni che hanno provveduto ad acquisire gli immobili al patrimonio dell'ente, arrivando ad istituire esosi canoni di affitto, sebbene denominati indennità di occupazione nei confronti degli ex proprietari, a Comuni che si sono limitati ad inviare con oltre un decennio di ritardo I dinieghi delle domande di sanatoria, restando prudentemente in attesa dei ricorsi dei cittadini, prima di procedere ad irrimediabili atti ulteriori, mentre in altri Comuni non c'è la minima traccia di azione amministrativa alcuna" Spiega Cristina Milani Presidente di Equi Diritti. "Recentemente gli stessi Sindaci sembrano essersi resi conto della portata sociale del problema e degli effetti sociali che comporterebbe mandare circa mille famiglie in mezzo alla strada. Inevitabilmente, questi problema e questi numeri, saranno destinati ad elevarsi a potenza, dal momento che presto, anche Roma sarà coinvolta, con le sue decine di migliaia di casi". Vi è infine un altro aspetto al momento piuttosto sottovalutato sul caso in questione: le sentenze passate in giudicato, sarebbero solo la punta dell' iceberg del fenomeno abusivismo. Il numero di edifici "insanabili" ed I cui dati non sarebbero in possesso delle Procure, per non aver giudicato, sarebbero oltre dieci volte superiori, stando almeno a...

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    Last Post by Creaat il 29 Mar. 2017
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  10. 20mila metri cubi nei pressi dei Pratoni del Vivaro, il Comitato cita Giolitti

    AvatarBy Creaat il 29 Mar. 2017
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    Mentre vanno avanti polemiche e discussioni sul caso demolizioni, acquisizioni e dinieghi delle domande di sanatoria del 2003 nell'area dei Castelli Romani, il Comitato Equi Diritti torna alla carica: "Evidentemente, gli stringenti vincoli paesistici e dell' Ente Parco,che rischiano di far demolire od acquisire le abitazioni, non si applicano ai grandi capitali, cui invece appare consentito cementificare anche in deroga ai vincoli archeologici, dal momento che, come si apprende dalla stampa locale, oltre 20mila metri cubi di cemento stanno per essere colati a pochi metri dalla Via Sacra di Nemi" - dichiara in una nota Cristina Milani, presidente del Comitato - "abbiamo osservato attentamente "l'evoluzione" dei pareri degli organi preposti sul progetto, trasformatisi negli anni da negativi a positivi, sia pure con riserva e, comparando questa cementificazione con le mille difficoltà opposte invece alla regolarizzazione e recupero delle cubature già esistenti (che nella quasi totalità dei casi consistono in prime abitazioni di necessità), non ci viene che parafrasare Giovanni Giolitti, secondo cui in Italia "la legge con gli amici si interpreta e con i nemici si applica".

    "Singolare che ad essere amici - proseguono da Equi Diritti - siano quasi sempre i grandi capitali, laddove una vera e propria corsa ad acquisire o demolire, sembra essersi scatenata nei confronti delle famiglie di semplici cittadini". Intanto sulla vicenda, sembra ssere partita una raccolta di firme da parte dei cittadini, per preservare i Pratoni del Vivaro ed il Parco adiacente al Tempio di Diana Nemorense.

    FONTE QUI
    Last Post by Creaat il 29 Mar. 2017
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